Liberatosi della sua Live Band,
Trent Reznor, mente unica dei
Nine Inch Nails, pare aver trovato in
Saul Williams un compagno di avventure social-musicali d'avanguardia. Il Polistrumentista Reznor, dopo dischi e dischi a base di "violenta autoanalisi" riversa tutte le sue forze in una vera e propria propaganganda, impegno sociale impacchettato in un una forma seducente, diffuso servendosi di messaggi subliminali sparsi nel mondo reale ed in quello virtuale.
L'ultima tappa di quest'impegno è stata la release dell'album "The Inevitable Rise and Liberation of NiggyTardust!", che è il frutto di una stretta collaborazione tra Saul e Trent; tutti quei suoni, chitarre distorte e batterie millimetriche tipiche dei NIN si modellano attorno alla voce del nostro NiggyTardust. Il genere cambia; ma il risultato no.
Questo è un'ottimo disco, in cui liriche Hip Hop poggiano su un ordinato caos di sonorità Industriali. Fondamentalmente Williams è una creatura di Reznor, o meglio una sua estensione; il disco è "pubblicizzato" direttamente dal sito dei Nine Inch Nails e [
cliccando qui] potete scaricarlo gratis, booklet digitale compreso, o pagando 5 dollari. Scaricatelo, ascoltatelo, e se vi piace date un contributo all'artista: citando le parole di Reznor, "Saul non ha la stessa fama dei Radiohead, ciò significa che abbiamo bisogno del vostro supporto in maniera maggiore".
La metodologia di distribuzione è la stessa utilizzata per "In Rainbows", ma all'idea del gruppo di
Thom Yorke i Nostri fanno migliorie, facilitandoci la vita. Che le case discografiche lo vogliano o no, il mercato musicale è ad un punto di rotta. Gli artisti, grazie alla Rete, stanno ognuno facendo la propria "dichiarazione d'indipendenza"; presto si aggiungeranno i Nine Inch Nails stessi, Jamiroquai, gli Oasis, altri pezzi grossi che cominciano a sentire l'odore di rivoluzione. Perchè è di questo che stiamo parlando. D'un tratto ci si è accorti che non è necessario pagare il tributo alle multinazionali per poter distribuire la propria musica, che la si poteva far arrivare direttamente nei nostri computer, ad un prezzo -finalmente- onesto.
Sulla musica all'interno del disco dirò poco, perchè per una buona volta potrete ascoltarlo con calma e decidere voi se merita o no il vostro denaro. A partire dalla cover di
Sunday Bloody Sunday degli
U2, si capisce che tra i due artisti c'è un ottima intesa: tutto suona sporco, sperimentale, distorto, ma allo stesso tempo si capisce che è frutto di lavoro maniacale, meticolosamente "architettonico". Da nominare sono ache
Break,
Banged and Blown Through,
NiggyTardust... ma non voglio rovinarvi la sorpresa!
Cliccate su quel link, da bravi... così... Ok! Alla prossima e buon ascolto.
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