Le alte frequenze contengono meno energia e dunque 'faticano' di più a polarizzare le particelle presenti sul nastro magnetico. Ciò si verifica in quanto le particelle sono inizialmente ferme dunque per vincere l'inerzia iniziale hanno bisogno di un'energia maggiore che se fossero già in movimento. La soluzione a questo fenomeno consiste dunque nell'agire sulle particelle in modo che il segnale magnetizzante le trovi già in movimento facilitandone così la polarizzazione. Per fare ciò si aggiunge al segnale da registrare una corrente di bias che consiste in una corrente ad una frequenza molto elevata (fuori dalla banda udibile dall'orecchio umano) che trasporta una potenza sufficiente per mettere in movimento le particelle.
La figura seguente mostra invece come la corrente di bias 'sposti' il segnale audio portandolo all'interno della zona lineare della caratteristica di trasferimento del nastro.
Una corrente di bias può essere efficacemente impiegata per cancellare un nastro magnetico. Applicando una corrente di bias utilizzando la massima forza magnetica consentita (evitando la saturazione), le particelle del nastro vengono tutte polarizzate e ciò elimina qualsiasi informazione relativa alla magnetizzazione precedente.

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