Dopo aver visto nel dettaglio il funzionamento sia dei filtri e degli equalizzatori, è bene puntualizzare alcuni aspetti che rischiano di confondere il lettore. Intanto un equalizzatore è in grado di amplificare un segnale mentre un filtro no (fatto salvo per la piccola banda risonante). Inoltre, un filtro è in grado di abbattere completamente una banda di frequenze mentre un equlizzatore può al massimo attenuarla. Riportiamo di seguito anche una figura in cui mettiamo a confronto un equalizzatore shelving con un filtro passa basso e giochiamo a trovare le differenze come si fa nelle riviste di enigmistica.
Possiamo vedere come l'equalizzatore shelving amplifichi una banda di frequenze lasciando inalterato il resto dello spettro mentre il filtro passa basso lascia inalterate le basse frequenze e attenua le frequenze maggiori della frequenza di taglio. Dunque, la zona orizzontale della funzione di trasferimento ha un significato molto diverso, nel filtro indica che il segnale viene fatto passare inalterato mentre nell'equalizzatore indica una amplificazione. Vediamo nel filtro che dopo qualche ottava dalla frequenza di taglio il guadagno è diminuito di qualche decina di dB (e questo significa che quelle frequenze sono ormai trascurabili essendo la loro ampiezza molto minore in confronto a quella delle frequenze più basse della frequenza di taglio) mentre nell'equalizzatore la pendenza indica una riduzione progressiva della quantità di amplificazione (guadagno) applicata.

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