Nelle sezioni precedenti si è descritta la conversione da analogico a digitale di un segnale audio e in particolare le fasi di campionamento e quantizzazione. Si è detto che il campionamento consiste nel prelevare campioni del segnale analogico ad un ritmo costante dettato dalla frequenza di campionamento. Ciò che si è dato per scontato è la regolarità del ritmo con cui i campioni sono sia prelevati che riprodotti durante la conversione da digitale ad analogico. Abbiamo visto altri casi in cui la fisica "ideale" non coincide con la fisica "reale" [Vedi: Fisica ideale e fisica reale] e il principio vale anche in questo caso. Chi ci assicura infatti che il "ritmo" (frequenza di campionamento) sia assolutamente costante? Risposta beve: nessuno. Risposta articolata: il "ritmo" dei campioni è regolato da un segnale di temporizzazione che prende il nome di clock [Vedi: Sincronizzazione] (in inglese: orologio). Tale segnale detta la temporizzazione dei convertitori. Cosa succede se quest'ultima è un po' approssimativa, ossia se i campioni non vengono riprodotti esattamente all'istante in cui dovrebbero ma leggermente anticipati o ritardati? La figura seguente illustra il risultato di una temporizzazione non accurata:
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