Questo tipo di microfono (detto anche elettrostatico) ospita al suo interno un condensatore [Vedi: Condensatore]. Una delle due piastre del condensatore è il diaframma del microfono e vibra in accordo con l'onda acustica da cui viene investito. La vibrazione della piastra produce la variazione della distanza tra le due piastre variando così il valore della capacità. Questo implica una variazione della tensione ai capi delle piastre con un conseguente passaggio di corrente. Il diaframma viene realizzato in mylar (un tipo di plastica) rivestito di uno strato d'oro (eccellente conduttore). Si rende necessaria l'applicazione di un voltaggio per polarizzare inizialmente il condensatore. Questo prende il nome di phantom power e viene fornito generalmente dal mixer al quale il microfono viene collegato, in particolare ogni canale di un mixer possiede un bottone dedicato al phantom power che applica sul canale una tensione continua di 48V. Gli schemi seguenti mostrano l'applicazione del phantom power: la prima figura mostra lo schema elettrico, la seconda mostra lo schema logico, la terza mostra il grafico del segnale, da questo si vede che il segnale viene amplificato; questo si rende necessario in quanto la corrente generata dal microfono è molto bassa e necessita di essere amplificata prima di arrivare allo stadio di preamplificazione del mixer.
Dunque la tensione phantom ha il duplice scopo di polarizzare il condensatore all'interno del microfono e di amplificare la corrente proveniente dallo stesso. I microfoni a condensatore sono molto più accurati dei microfoni elettrodinamici in quanto il diaframma può essere realizzato con materiali molto leggeri e di dimensioni ridotte e dunque può risultare molto sensibile, anche alle frequenze più alte.
Di seguito diamo un elenco indicativo delle caratteristiche principali dei microfoni a condensatore:
Elevata sensibilità, che consente la ripresa microfonica di sorgenti sonore poste a distanza dal microfono. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto nell'impiego di tecniche di ripresa stereofonica.
Diaframma molto sottile che permette una buona riproduzione anche delle frequenze più alte.
Si può danneggiare se sottoposto al pressioni sonore molto elevate.
Molto delicato dunque poco adatto a situazioni live. Viene piuttosto impiegato in studio.

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