Di fronte ad una produzione sonora, si presenta un aspetto bidimensionale strettamente vincolato tra la cornice di contenimento. Immaginiamo di racchiudere in quest'area per la sua estensione orizzontale, il range di frequenza, e nel suo sviluppo verticale la dinamica. Da questo possiamo riconoscere le dimensioni dell'opera, la sua grandezza, il potere dell'investimento adottato, e, probabilmente la garanzia di contenere innumerevoli dettagli che la rendono più fruibile, carica di informazioni e soprattutto elegante. Per quanto un tecnico del suono possa essere in grado di ridurre le dimensioni del quadro, è pressoché impossibile aumentarle, infatti, se il concetto è chiaro, si capisce che le potenzialità tecniche che si hanno a disposizione sono la vera intelaiatura, e sta al tecnico sfruttarne l'intera area. La dinamica di registrazione, così come il range di frequenza sono spesso dettati dalle limitazioni tecniche delle strumentazioni, o delle connessioni, e in assoluto dalla fisiologia umana. E' un concetto di primaria importanza quello di inserire nei limiti dell'ascolto ottimale una produzione sonora. All'interno di questa tela, si sviluppa virtualmente la profondità, la tridimensionalità data dal colore, le geometrie, gli ambienti, e quant'altro. E' questo l'ambito della capacità e dell'estro che ogni tecnico del suono dovrebbe, a questo punto, dimostrare di conoscere. Incorniciare significa inserire dei limiti, e questi sono certamente limiti oggettivi. Comporre nel suo interno significa invece proporre una profondità che potrebbe essere molto distante fino a perdersi, è il senso della creazione umana, perdersi nei meandri della logica e dell'emotività. Abbiamo quindi a disposizione un'arma, quella di disegnare con infinite tecniche un soggetto libero di viaggiare dentro i limiti di questa tela.
L'esperienza d'ascolto, con l'aiuto di registrazioni di buon livello, sarà un esercizio che aprirà completamente le orecchie, e farà cambiare il modo di interpretare il suono. Visualizzazioni reali e virtuali, range e dinamica, colore e armoniche, profondità e continuità dinamica, sono alcune delle voci di un ascolto avanzato, un rigoroso metodo familiare ai critici d'arte che ne riconoscono una perfetta analogia.