Direttamente tradotta dal termine americano high fidelity (da cui l'abbreviazione Hi-Fi) sta ad indicare una classe di apparecchiature audio che registrando, elaborando, riproducendo e amplificando suono, conservano delle caratteristiche che, in limiti predisposti, sono vicini al segnale originale . Questa definizione dei limiti, conserva dei riferimenti ben precisi stabiliti in America nei primi anni sessanta e che in Europa venne catalogata come norma DIN 45.500, che impone caratteristiche come una banda di almeno 30-15000 Hz, una distorsione armonica minore dell'1%, e il rapporto segnale/rumore superiore ai 50 dB. L'unica prescrizione dubbia è la dinamica che, a quanto scritto, deve essere “accettabile”. Nonostante queste norme siano ad oggi state superate, le fabbriche del consumer non hanno nessuna necessità di proporre il meglio, a meno che non costi nulla, in quanto, secondo le caratteristiche sopra elencate, il marchio di qualità hi-fi, può ancora essere ostentato. Per un ascoltatore quindi, la classificazione hi-fi ha iniziato a non significare più nulla.
Corso Audio Multimediale di Marco Sacco
Corso di Ingegneria del suono. Per accede alla versione FREE onilne cliccare qui