Visualizzare il suono è la vera finalità di questo testo. Nonostante questo, dovrebbe essere pratica usuale per un buon ascoltatore. Ciò non vuol essere un tentativo di far emigrare una sensazione nobile come l'ascolto verso un altro senso come la vista. Ma, trattandosi di un'analisi, usa l'immediatezza delle figure, e ad esse si riferisce la nostra sensibilità che non è certo dominio di un unico senso che solamente il metodo scientifico umano ha voluto separare per comodità di studio. Questo stato di avanzamento inizia con la corretta individuazione delle sorgenti. E' molto importante saper usare lo spettro stereo iniziando a pensare al suono come in quattro dimensioni: altezza , o volume; larghezza , o separazione stereo, profondità ; o distanza da una sorgente, e il tempo , riferito a quando il suono è udito relativamente agli altri e quando le riflessioni del suono stesso sono udite relativamente al suono originale. Accettando il suono come qualcosa che ha dimensioni fisiche sviluppate nel tempo e in uno spazio, ne deriverà una visualizzazione. Appena riusciti a vedere il suono, si potrà giudicare meglio dove e come ogni parte degli elementi costituenti il prodotto, saranno di facile identificazione. Inoltre bisogna riconoscere in quale parte dell ambiente stereo si identifica una o l'altra sorgente, concentrarsi e seguire se una di esse è stabile o si sposta all'interno del campo di diffusione. Cercare quali suoni provengono da un solo diffusore. Identificare se un gruppo di suoni provenienti dalla stessa area risultano essere più lontani o immediatamente prossimi alla posizione, e se sono inseriti in una piccola stanza o in un area più estesa. Più difficile è capire le riflessioni dell'ambiente d'ascolto poiché contribuiscono all' amalgamazione, non dimenticando che la cuffia non può essere un punto di riferimento ma è un valido detector che non disegna con esattezza quello che figurerà dalla diffusione ma è altresì utile per riconoscere la spazialità e lo spettro stereo creato, cosi come la presenza accentuata di alcuni suoni rispetto ad altri, oppure di suoni che sembrano essere in ambienti diversi rispetto ad altri. Visualizzare quindi è un esercizio necessario ed impegnativo, ma è indispensabile per introdurci nell'ascolto analitico.
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